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2005-03-24

A voi la scelta!

UN’INCHIESTA TRA LE TANTE, quella sulle Cellule di Offensiva Rivoluzionaria che a Pisa nell’estate del 2004 ha visto un PM in carriera, Antonio Di Bugno, incarcerare nove persone;

UN’INCHIESTA TRA LE TANTE finalizzate a togliere di mezzo individui o realta’ che hanno scelto di non essere complici di un sistema fondato su oppressione e obbedienza e di combatterlo senza mediazioni né compromessi. E per questo riconosciuti come nemici di una ‘pace sociale’ che quotidianamente semina violenza e morte nelle guerre di colonizzazione come nelle carceri, nelle fabbriche come nei centri di detenzione per immigrati cosi’ come nei nuovi manicomi, attraverso la diffusione di innumerevoli nocivita’.

UN’INCHIESTA TRA LE TANTE nella quale non sono nemmeno necessarie prove effettive per giustificare arresti e misure repressive; nella quale reato e’ l’essere considerati rivoluzionari e violenti sulla base delle posizioni che da sempre abbiamo sostenuto sui nostri giornali e dell’impegno nelle lotte. Ed e’ chiaro che per questo sistema lo siamo dal momento che lottiamo contro di esso, per un mondo diverso. E se reato e’ essere solidali con tutti coloro che hanno scelto di opporsi attivamente ad un sistema crudele e violento in questo caso non ci tiriamo indietro, continueremo a lottare per dare un reale significato alla parola solidarieta’.

UN’INCHIESTA TRA LE TANTE dove branchi di sciacalli costruiscono notizie infamanti e trasformano relazioni affettive e limpidi rapporti sociali in pericolosi reati associativi. E se poi, nella foga istigatrice, dovesse succedere come qualche anno fa in un’inchiesta in Valsusa per ecoterrorismo in cui due anarchici, Edo e Sole, decidono di uscire da tutto questo e dal carcere impiccandosi, beh, sarebbe solo l’ennesimo incidente di percorso da dimenticare in fretta;

UN’INCHIESTA TRA LE TANTE che non si esaurisce nel nulla, perché ancora ad oggi un compagno, Francesco, e’ latitante e su di lui pende un mandato di cattura internazionale, mentre altri due compagni, Alessio e William, rimangono in prigione, dopo che PM e giudici hanno strumentalmente modificato il capo di imputazione da associazione a delinquere in associazione sovversiva (per tutti gli indagati) in modo da impedirne l’imminente scarcerazione per decorrenza dei termini. Dove la volonta’ di accanimento e’ chiarissima nel trasferimento di Alessio a Torino e William a Spoleto, lontano cioe’ dai loro affetti, nelle perquisizioni in cella, nell’elevato indice di vigilanza e soprattutto nei continui rifiuti di concedere ad Alessio gli arresti domiciliari nonostante che l’incompatibilita’ con il carcere, a causa del suo stato di salute, sia stata dimostrata da numerose perizie mediche.

Noi che non misuriamo gli affetti, le affinita’, le passioni sulla base del codice penale, noi che non riconosciamo innocenza o colpevolezza secondo la loro giustizia, noi a loro, sbirri giudici e giornalisti non abbiamo niente da dire se non urlare la nostra rabbia.
A voi, a tutti quelli in buona fede, invece vogliamo dire che vi stanno facendo credere che i vostri nemici non sono gli sfruttatori, gli speculatori, gli inquinatori, gli avvelenatori, i massacratori, i torturatori. Vi stanno facendo credere che i nemici sono gli individui che si ribellano allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, sulla natura, sugli animali.
Vi stanno facendo credere che i vostri nemici siamo noi. A voi la scelta.
Noi come i nostri compagni e compagne in carcere, in fuga per la liberta’, noi con loro, mai sottomessi, mai rassegnati, ma in lotta per un mondo diverso, senza nocivita’ e senza galere.
Solidarieta’ complice e attiva!

Solidali con Alessio, Francesco e Willy

Anarchici di via del cuore - pisa
Individualita’ anarchiche di pietrasanta

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Sono disponibili manifesti 50X70 con il testo che segue, per chi ne volesse richiedere a:
Via del Cuore 1, 56100 Pisa