Anche due compagni di Fuoriluogo ha ricevuto una settimana fa la notifica dell'avviso orale, come peraltro è già capitato a decine di altri compagni negli ultimi mesi. Si tratta di un provvedimento emesso dal questore col quale si invita i destinatari a “tenere una condotta conforme alla legge” (???) ed è un passo necessario affinché il tribunale possa eventualmente applicare la sorveglianza speciale, un provvedimento che prevede una serie di obblighi e divieti quali, ad es: il divieto di frequentare pregiudicati o altre persone sottoposte a sorveglianza speciale, l'obbligo di rimanere in casa nelle ore notturne, l'obbligo di comunicare gli spostamenti dalla propria dimora, il divieto di frequentare “bettole e osterie” (???) . Si tratta di provvedimenti amministrativi, di chiara impronta fascista, emessi sulla base di una “pericolosità sociale” stabilita dalla polizia al di là dei reati accertati.
Questi provvedimenti sono indicativi di una volontà di reprimere e minacciare in ogni modo i compagni, a fronte dei continui flop giudiziari collezionati dalle varie procure.
Infine, un paio di mesi fa, prima ancora delle notifiche agli interessati, i giornali hanno dato notizia della conclusione delle indagini su due bancomat danneggiati nell'aprile del 2004, facendo nome e cognome di un compagno di fuoriluogo e di un compagno di Lecce. Gli indizi a carico dei due? Il leccese era a Bologna in quei giorni, si è incontrato con il “bolognese” e quest'ultimo ha tenuto il cellulare spento durante la notte!!? Come al solito, ci sarebbe da ridere...
Minacce e repressione non fermeranno le lotte.
Un fuoriluogo, 21 settembre 2007
Informazioni su: http://www.informa-azione.info/da_bologna_ancora_repressione_su_fuoriluogo