LE LOTTE SOCIALI NON SI ARRESTANO!
L\'ANTIFASCISMO NON E REATO!
Milano 12 Settembre 2001
Alle prime luci dell\'alba vengono arrestati 3 compagni, perquisite le
loro case e i luoghi della loro militanza: il Centro Sociale Vittoria e
la casa occupata spazio autogestito GOLAEST di via Gola 8. Risultato
della perquisizione : qualche bandiera rossa e una piantina di canapa.
Agli arrestati viene imputata laccusa di lesioni aggravate per fatti
risalenti al 25 Aprile 2001 e viene immediatamente disposta nei loro
confronti la misura di custodia cautelare per la loro presunta
pericolosità sociale e il rischio di reiterazione del reato. La giornata
del 25 Aprile scorso fu caratterizzata da un clima di grande tensione e
provocazione. I tentativi di visibilità che da tempo manifestavano i
neofascisti di Forza Nuova, a partire dalla giornata dell11 Novembre
2000, culminarono nellannunciato proposito di recarsi nella giornata di
commemorazione della Liberazione a deporre una corona di fiori in p.le
Loreto dove Mussolini venne appeso nel 1945. Venne subito indetto dalle
forze antifasciste (partigiani,centri sociali, partiti, associazioni,
collettivi studenteschi..) un presidio per impedire un insulto politico
di questo livello, ma questo non bastò a dissuadere i provocatori
dallintento che puntualmente si presentarono mentre il presidio era
ancora in corso. Nonostante la protezione delle forze del disordine, la
risposta della piazza fu immediata ma contenuta. Le provocazioni
continuarono nel pomeriggio quando, dopo la fine del corteo, un tram che
trasportava un gruppo di compagni venne assaltato a bottigliate da un
folto gruppo di naziskin, i quali, mentre i manifestanti si apprestavano
a scendere, li aggredirono con coltelli, ferendone gravemente uno. E
importante ricordare gli avvenimenti di quella giornata e riportarli nel
loro contesto, come è importante cogliere il significato di questi
provvedimenti giudiziari nel clima creatosi dopo i fatti di Genova:
lassassinio di un compagno, centinaia di arresti, luso sistematico della
tortura e dopo un periodo di aggressione poliziesca e giornalistica
pressochè criminale. Provocazioni perlopiù a mezzo stampa, campagne
orchestrate per isolare e criminalizzare lala antagonista del movimento
culminate con le dichiarazioni (Corriere del 9 settembre) del PM
Dambruoso (titolare dellattuale inchiesta) secondo cui le realtà
dellantagonismo sarebbero responsabili di attentati alle sedi del
sindacalismo confederale e del lavoro interinale dello scorso anno,
giustificando tale accusa col fatto che queste realtà lavorarono per
mesi insieme al sindacalismo di base e ad associazioni in un comitato
cittadino che si opponeva al Patto per il lavoro, che istituiva un
duplice binario salariale e normativo tra lavoratori italiani e
lavoratori immigrati. Tali affermazioni risultano di una gravità estrema
non solo perché fondate sulla pura supposizione ma perchè oggi, dopo
questi 3 arbitrari arresti, dimostrano un intento politico ben preciso,
cioè quello dellaggressione diretta allantagonismo allinizio di una
stagione politica che prevede un conflitto sociale allargato. A rendere
ancora più preoccupante il quadro è larresto del compagno Mario,
collaboratore di Sensibili alle foglie, casa editrice fondata da Renato
Curcio e da altri detenuti politici; il suo arresto, infatti, rende
chiaro lintento politico di denunciare il mondo dellantagonismo milanese
allopinione pubblica come base del cosiddetto nuovo terrorismo, come
riporta poco abilmente il Corriere della Sera del 13 settembre. Questa
operazione di polizia rappresenta un fattore nuovo e molto preoccupante,
un precedente a cui va data una risposta politica forte; lutilizzo della
custodia cautelare per un reato risalente a mesi prima rappresenta non
solo unaberrazione giuridica ed una intollerabile aggressione alle
libertà personali dei compagni, ma anche un monito ben preciso a tutto
il movimento. Se questa situazione passerà sotto silenzio dora in poi ci
troveremo sempre più spesso a dover consegnare militanti alle galere per
reati marginali ad arbitrio dei magistrati, come provano le
dichiarazioni che giustificano tali arresti: pericolosità sociale e
psicologia difficile e non modificabile degli imputati. Non possiamo
permettere che questi arresti passino sotto silenzio nel momento in cui
si riaprono i conflitti sui diversi fronti che ci hanno visto
protagonisti, dalle lotte per il reddito, per i diritti dei migranti,
per il diritto alla casa, allistruzione pubblica e laica, per spazi di
socialità autogestita, lotte che hanno tutte come minimo comune
denominatore lopposizione al nuovo liberismo e alla barbarie del
capitalismo. ANTONIO, ELIO, MARIO LIBERI SUBITO!!! SABATO 15 CORTEO A
MILANO ORE 17 COLONNE DI S.LORENZO L\'Assemblea riunitasi al CSA Vittoria
il 13/09/2001
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APPROVATA DAL COORDINAMENTO MILANESE CONTRO IL G8 Lassemblea riunita al
C.S. IL CANTIERE in data 12.09.2001 esprime piena solidarietà ai
compagni del Movimento ELIO, ANTONIO e MARIO arrestati perché imputati
di essersi opposti il 25 aprile di questanno alla provocazione dei
nazifascisti di Forza Nuova in Piazza Loreto. Questi arresti sono il
frutto della campagna di odio di Bossi-Fini-Berlusconi contro le
situazioni di movimento che hanno osato contestare a Genova la
legittimità del G8 e il sequestro violento della città che hanno
imposto. Il movimento di Milano che si appresta a dare vita al Social
Forum si riconosce nel carattere antifascista e antiliberista con cui si
sono sempre mossi questi compagni. Vogliamo che questi compagni ci
vengano restituiti, che cessi il loro immotivato arresto e che si possa
mettere presto fine ai tentativi di imbavagliare questo movimento che si
batte per un nuovo mondo, dove non solo è bandita ogni forma dodio
razziale come quella seminata dai fascisti di Forza Nuova ma anche le
miserie dei loro protettori in doppio petto.
ELIO, ANTONIO E MARIO LIBERI SUBITO!! INVITIAMO TUTTI/E A PARTECIPARE IN
MASSA!!