EL PASO OCCUPATO | ne centro, ne sociale... | Solidarietà per i fatti di Bologna

Sui fatti di Bologna. Solidarietà e notizie

martedi' 16 ottobre

Confermati gli arresti anche per Juan e Bogu

A Juan e Bogu, fermati l'altro ieri (notte tra il 14 e il 15/10) mentre lasciavano sui muri di Bologna scritte in solidarieta' con i compagni arrestati la notte precedente, sono stati convalidati gli arresti dopo un processo per direttissima con l'accusa di danneggiamento aggravato.

fonte www.informa-azione.info

martedi' 16 ottobre 2007

Scritte di solidarieta', anarchici subito a processo
fonte zic.it

E' attualmente in corso il processo per direttissima per i cinque anarchici fermati nella notte tra domenica e lunedi' mentre scrivevano sui muri in strada maggiore la loro solidarieta' agli arrestati di sabato notte. David, Alessio, Bogu (croato), Juan (spagnolo) e Belle (neozelandese), difesi dall'avvocato Mario Marcuz, sono accusati di danneggiamento aggravato per aver imbrattato palazzi di valore storico-artistico.
Ieri sera circa centocinquanta persone hanno partecipato ai presidi in solidarieta' di tutti gli arrestati di questi giorni in Piazza Verdi e in Piazza Aldrovandi.

fonte www.informa-azione.info

Martedi' 16 ottobre 2007

Nuovo corteo in solidarieta' e nuova revisione storica per i fatti di Bologna | Contatti

riceviamo e pubblichiamo
Solidarieta' incondizionata a chi si ribella alla psichiatria e alla tossicodipendenza sociale organizzata (TSO).
Solidarieta' a chi si ribella ad un continuo e totale controllo in una citta' oramai militarizzata, dove ogni tipo di dissenso e' zittito a suon di denunce e carcerazione.
Solidarieta' a chi esprime la sua rabbia sui muri e con qualunque altro mezzo.
Solidarieta' a tutti gli arrestati e denunciati in questi giorni a Bologna.

LIBERI SUBITO! LIBERI TUTTI!

Un solidale da Torino


Ieri nel pomeriggio un nuovo corteo non autorizzato (dopo quello di sabato scorso) ha percorso S.Vitale e via Rizzoli per raggiungere la questura e poi ripartire per Via Zamboni, Piazza Verdi, Largo Respighi, Via delle Moline, via Indipendenza, per poi tornare verso via S.Vitale, comunicando l'accaduto alla cittadinanza. Circa settanta i partecipanti.

tratto da repubblica bologna

"Ci gridavano assassini e hanno cercato di disarmarci"
Tafferugli nella notte in zona universitaria, poi il blitz di protesta sotto la Questura. Arrestati in cinque. Piazza Verdi, gli anarchici contro gli agenti


Un'ambulanza e la polizia arrivano nella notte in piazza Verdi per soccorrere una ragazza ubriaca e scatta la reazione durissima degli anarchici: poliziotti accerchiati, calci, pugni e bottigliate, la gente incitata a partecipare alla rissa, persino qualcuno che si mette in mezzo per evitare che gli aggressori vengano arrestati. Un'altra notte di violenza in piazza Verdi dopo quella dei writer: sei agenti contusi, cinque anarchici arrestati. Alcuni di loro sono stati coinvolti in passato nelle inchieste su alcuni attentati degli "insurrezionalisti". Ieri mattina c'e' stata una manifestazione di solidarieta' sotto la questura per le persone finite in manette. Drammatico il racconto degli agenti: «Ci gridavano assassini e per due volte hanno tentato di rubarci le pistole». Ieri, nel pomeriggio, ancora un corteo degli anarchici in centro storico, sciolto dalla polizia senza incidenti.

Poliziotti accerchiati e picchiati da un gruppo di anarchici in piazza Verdi, la folla infuriata che arriva a dar manforte e minaccia gli agenti, uno dei quali e' costretto addirittura ad estrarre la pistola, e poi ancora inseguimenti per le strade della cittadella universitaria, blindata per tutta la notte. E' finito in guerriglia il tentativo di un'ambulanza di soccorrere una ragazza romena che aveva bevuto troppo. La notte di follia, nell'epicentro del degrado cittadino, la "casa" di sbandati e punkabestia, si chiude con cinque arrestati (vecchie conoscenze della Digos, militanti di area anarchica) e sei agenti feriti.
Sembra una film, ma e' tutto vero. All'alba infatti finiscono in manette Cristian Facchinetti, 33 anni di Bergamo; Federico Razzoli, 28 anni di Milano; Andrea Tessarin, 25 anni anche lui milanese; Maddalena Calore, 20 anni di Padova ed Emanuela Bonato, 28 anni della provincia di Padova ma residente in citta'. Sono accusati di resistenza aggravata, lesioni finalizzate alla resistenza e interruzione di pubblico servizio. A tre di loro il pm Valter Giovannini contesta anche il concorso in rapina e tentata rapina, perche' nel corso dei tafferugli qualcuno e' riuscito a impossessarsi delle manette e della ricetrasmittente di un agente, provando anche a sfilare dalla fondina la sua pistola. Alcuni degli arrestati erano coinvolti nelle inchieste della Procura per gli attentati anarco-insurrezionalisti.

Tutto comincia alle 3,30 quando due "volanti" della polizia si fermano all'incrocio tra piazza Verdi e via Petroni, richiamate da due ragazze che stanno aiutando una giovane romena in attesa del 118. Quando l'ambulanza arriva, il gruppo di anarchici si avvicina e comincia a gridare cercando di impedire che la ragazza salga in ambulanza. Temono che la donna possa essere sottoposta a un trattamento sanitario obbligatorio. Lei sta malissimo e non riesce a parlare. Uno degli anarchici, che poi riesce a scappare, prova persino a trascinarla giu' dalla barella. Poi la gente si raduna e comincia il momento piu' difficile per la polizia. Il gruppo di anarchici si e' infoltito e partono i primi insulti per le divise, c'e' chi incita la piazza a partecipare. Il ragazzo che aveva cercato di allontanare dall'ambulanza la giovane rom si fa sotto e tenta di rubare la pistola a uno degli agenti, un altro (Facchinetti) ne colpisce uno con un pugno in viso, facendolo cadere a terra.

Il poliziotto viene circondato e preso a calci e pugni, anche qualcun altro dei presenti cerca di impadronirsi dell'arma che porta in fondina. Piu' tardi, durante l'inseguimento, l'agente si accorgera' di non avere piu' con se' manette e ricetrasmittente. Facchinetti ha poi minacciato tutti i poliziotti con una bottiglia, mentre un altro giovane, con una scopa in mano, ha provato a colpirli. Nel bel mezzo dei tafferugli, gli anarchici, dopo aver circondato i poliziotti, riescono a far fuggire Facchinetti, che scappa lungo via Zamboni. E una volta raggiunto dopo una lunga corsa, gli agenti si ritrovano di fronte un altro gruppo di persone che si mette di mezzo per impedire l'arresto. Per riuscire ad avere ragione degli anarchici che dopo le botte si dileguano per le stradine del quartiere universitario devono arrivare altre volanti. In via Sant'Apollonia vengono fermati Facchinetti e Razzoli e poco dopo Tessarin, Calore e Bonato, in via San Vitale. Al momento dell'arresto Tessarin e Calore cercano ancora di scagliarsi contro i poliziotti. Il pm Giovannini chiedera' oggi la convalida degli arresti.
Per esprimere solidarieta' agli arrestati, ieri mattina un gruppo di anarchici ha sfilato sotto la Questura, urlando «Assassini, assassini, ci avete massacrato» ai poliziotti in piazza Galilei. Poi nel pomeriggio, verso le 16, altri 20-30 anarchici hanno improvvisato un corteo in centro, sciolto dalla polizia in via Righi. I 25 identificati saranno denunciati per manifestazione non autorizzata.

[N.d.r. Il detto "la storia e' scritta da quelli che restano" e' appena stato confermato da Alessandro Cori, infame scribacchino]

Per mandare telegrammi di solidarieta' i contatti sono:

Cristian Facchinetti
Federico Razzoli
Andrea Tessarin

C.C. La Dozza
Via del Gomito, 2
40127 Bologna


fonte www.informa-azione.info

lunedi' 15 ottobre 2007

Bologna, Convalidati 3 arresti in carcere, due ai domiciliari, altri quattro fermati stanotte

Aggiornamenti da Bologna
Conclusa l'udienza di convalida degli arresti in Piazza Verdi e Via San Vitale della notte tra venerdi' e domenica.

Convalidato l'arresto in carcere per Texino, Fede, Faco.
Domiciliari per Madda e Manu

Fermati nella notte Juan, Bogu, Belle e un'altra compagna mentre lasciavano delle scritte solidali sui muri della zona universitaria. Sono tuttora in questura in stato di fermo.

Nel pomeriggio un corteo non autorizzato ha percorso senza incidenti le vie del centro al fine di comunicare l'accaduto a un pubblico piu' ampio possibile

Presidio ore 19 in Piazza Verdi in solidarieta' a tutti gli arrestati e i fermati

fonte www.informa-azione.info

lunedi' 15 ottobre 2007

Corteo, solidarieta' e rassegna stampa sui fatti di Bologna

fonte zic.it

Corteo non autorizzato in solidarieta' con gli arrestati di questa notte

Intorno alle 16 di questo pomeriggio una cinquantina di persone (di cui alcune provenienti anche da Parma, Ferrara e Modena) hanno dato vita ad un corteo non autorizzato in solidarieta' ai cinque arrestati nel corso della notte scorsa in piazza Verdi.

Da piazza Nettuno il corteo ha sfilato per via Rizzoli e via Zamboni, prima di essere fermato da un cordone di poliziotti dispiegato in via Righi. Quando i manifestanti hanno cominciato a muoversi per allontanarsi dalla zona, la polizia ha accerchiato il corteo. Dopo alcuni minuti ai manifestanti e' stato consentito di muoversi, ma scortati dalle forze dell'ordine


Solidarieta' dalla biblioteca dell'evasione di Modena
La biblioteca dell'evasione di Modena esprime tutta la sua solidarieta' alle/agli arrestate/i della notte di venerdi' 12 ottobre 2007. Nella citta'dello sceriffo Cofferati, dove e' diventato praticamente impossibile qualunque tipo di dissenso, i/le compagni/e hanno tentato di bloccare l'ennesimo strumento repressivo che si voleva imporre su una giovane definita "anormale" dai cani segugi dell'ordine! La psichiatria e' da sempre un buon metodo per far tacere il dissenso, mascherare l'odio per questa fottuta societa' definendolo pazzia o demenzialita' e i TSO sono purtroppo sempre piu' all'ordine del giorno. Massima solidarieta' dunque ai compagni e alle compagne che quella notte hanno tentato di fermare l'ennesimo atto repressivo finalizzato a far sparire tutto cio' che c'e' di dissidente e diverso in citta'. Repressione e psichiatria non fermeranno le nostre lotte! fuori tutt* dalle galere e dagli OPG! basta TSO! La biblioteca dell'evasione di Modena esprime tutta la propria solidarieta' ai /alle compagn* arrestati/e! Liber* tutt*!

Come puo' essere distolta l'informazione. Sui fatti di bologna

city

Rissa in piazza
Anarchici dal gip

E' fissata per oggi alla Dozza l'udienza per la convalida degli arresti dei 5 anarchici fermati nella notte tra venerdi' e sabato durante alcuni tafferugli con la polizia scoppiati in piazza Verdi. I 5 sono accusati di avere aggredito alcuni agenti intervenuti per soccorrere una ragazza romena svenuta a terra perche' ubriaca.

leggo

Lunedi' 15 Ottobre 2007 E’ stata fissata per oggi nel carcere bolognese della Dozza l’udienza per la convalida degli arresti dei cinque anarchici fermati nella notte tra venerdi' e sabatodurante alcuni tafferugli con la polizia scoppiati nella zona universitaria. I cinque dovranno rispondere di lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, istigazione a delinquere, rapina e tentata rapina. Una ragazza . di 20 anni e' stata anche accusata di minacce e danneggiamento per il calcio che ha dato ad una volante, minacciando gli agenti. A chiedere la convalida e' stato il pm della Procura di Bologna Valter Giovannini. La zuffa e' accaduta attorno alle 3.30 quando una volante del 113 era stata chiamata in piazza Verdi da un giovane che cercava di soccorrere una ragazza romena svenuta a terra ubriaca.

il resto del carlino

Il sindaco Cofferati ammette: "Una brutta situazione"
Nuovo affondo del primo cittadino contro il questore: " Va combattuta l’idea che a Bologna si possa fare di tutto senza pagare dazio"


BOLOGNA, 15 OTTOBRE 2007- FORSE i bolognesi si aspettavano che svelasse le azioni amministrative per risolvere l’emergenza sicurezza. Invece ieri sera, dopo aver votato alle primarie del Pd, il sindaco ha rincarato la dose sulle forze dell’ordine. «E’ una brutta situazione — ha dichiarato Sergio Cofferati —. Va combattuta l’idea che a Bologna si possa fare di tutto senza pagare dazio».

Parlando delle violenze sulle donne, Cofferati ha definito «negativo» il ripetersi degli episodi, su cui la magistratura sta facendo luce. E’ invece «inquietante», ha dichiarato, la rivolta di piazza Verdi, con i poliziotti accerchiati e picchiati dagli anarchici. Per il sindaco «che siano non bolognesi quelli arrestati per le violenze, pone l’attenzione sulle presenze dall’esterno. L’idea che a Bologna si possa fare tutto senza pagare dazio, va combattuta anche da parte delle forze dell’ordine».

VERO pero' che cinque anarchici sono stati arrestati. Oggi e' prevista l’udienza di convalida. Gravitano attorno al circolo Fuoriluogo, un nome noto alla cronaca. Alcuni militanti dello stesso gruppo, il 21 marzo, avevano distribuito un opuscolo contro Marco Biagi. Lo avevano praticamente consegnato al suo allievo, Michele Tiraboschi, in una sala dell’universita' affollata. Era un convegno sul professore ucciso dalle Brigate Rosse il 19 marzo del 2002. Quella sera partecipava anche la moglie di Biagi, Marina Orlandi. L’opuscolo, un collage di scritti vari, conteneva fra l’altro una frase agghiacciante riferita al professore. Eccola: «Forse aveva la faccia da brava persona, forse era un marito affettuoso e un buon padre di famiglia: ma le sue responsabilita' rimangono, e ci pare scontato che certe responsabilita' prima o poi si debbano pagare. Il conflitto sociale non fa sconti a nessuno». La procura aveva contestato il reato di eversione. Ma quell’ipotesi era stata smontata a giugno dal tribunale del riesame. Convinti, i giudici, che possa bastare «un pubblico particolarmente refrattario a raccogliere eventuali stimoli a delinquere» per eliminare ogni pericolo. Chissa' cosa ne pensano, oggi, i poliziotti finiti all’ospedale.

A LORO si e' rivolto il segretario Ds, Andrea De Maria. Che ieri pomeriggio alle due, nel pieno delle primarie, ha diffuso una nota per esprimere «grande preoccupazione per gli atti di violenza», riferendosi all’«aggressione di un gruppo di estremisti ad alcuni poliziotti» e al «raid squadristico dei naziskin al liceo artistico», «fatti gravi che non possono essere sottovalutati». Ma ha espresso anche «la piu' convinta solidarieta' dei Ds agli agenti feriti, confermando il sostegno all’azione delle forze dell’ordine che operano spesso in situazioni difficili». Stesso concetto si e' affacciato, qualche ora piu' tardi, in un comunicato che ha reso noto un telegramma al questore Francesco Cirillo inviato dal presidente del consiglio comunale, Gianni Sofri. Per esprimere «rammarico e indignazione per quanto accaduto in piazza Verdi, e solidarieta' e auguri agli agenti feriti».

di Rita Bartolomei

fonte www.informa-azione.info

lunedi' 15 ottobre 2007

Bologna: Picchiati e Arrestati perche' si opponevano ad un TSO!

In seguito agli eventi di sabato, un testimone ha contattato Radio Blackout per raccontare in diretta come si sono svolti veramente i fatti: confermate le botte menate dagli agenti ai 5 ragazzi, disconfermata la tesi del furto del manette: l'agente in questione le aveva perse!

Compagni da tutti Italia si sono diretti a Bologna per protestare e ricostruire i fatti in maggior dettaglio.

Quel che si evince da questa storia e' che la psichiatria e' riuscita a reintrodurre le carcerazioni arbitrarie proprio come avveniva nel nazional-socialismo, tempo in cui i medici arrestavano e conducevano i socialmente indesiderati nei campi di concentramento o nelle cliniche della morte per i programmi di cura e sterminio.

I 5 ragazzi che si sono opposti al sequestro medico della ragazza sono persone che hanno difeso la liberta'! Voi, se foste stati presenti al tempo delle deportazioni naziste, cosa avreste fatto: avreste accettato quel che accadeva solo perche' era la legislazione del tempo, o vi sareste ribellati, contro ogni avversita', sprezzanti di qualsiasi conseguenza?

Sono milioni le persone che sacrificarono la propria vita per opporre i regimi nazisti/fascisti. Oggi la psichiatria lavora di gran lena per riportare lo stato delle cose come al tempo della dittatoria nazista/fascista.

La ragazza che volevano incarcerare in psichiatria non aveva commesso alcun crimine, quindi era un suo diritto inalienabile rifiutarsi di salire sull'ambulanza che l'avrebbe condotta alle cliniche della lobotmia chimica. I ragazzi che hanno difeso la sua volonta' a non seguire gli aguzzini medici erano in pieno diritto di farlo, e a loro va la nostra stima e solidarieta'!

PSICHIATRIA: BRACCIO VIOLENTO DELLA MEDICINA-SOCIALE!
DENUNCIA L'ALLEANZA TRA STATO-MEDICINA ED ESERCITO!

Invitiamo tutte le associazioni di utenti e sopravvissuti alla psichiatria a prendere posizioni circa questi gravi eventi. Affinche' la battaglia per la psichiatria non si riduca ad una serie di conferenze, in cui si discute sulla liberta' ma non si fa nulla per impedire le incarcerazioni arbitrarie della psichiatria! Vanno bene i libri, le conferenze, i siti e tutto il resto, ma se non ci opponiamo fisicamente ai sequestri medici, che senso ha questa battaglia?

La rivolta contro la psichiatria si sta sempre piu' infiammando, e gli eventi di Bologna ne sono la prova! Non lasciamo che la fiamma della difesa della liberta' affievolisca: facciamoci sentire e uniamoci a chi la psichiatria la combatte ovunque la incontra!
Vi invitiamo a raccogliere quante piu' informazioni possibili sugli eventi di Bologna e di inviarle alle liste anti-psichiatriche.

La trasmissione del Nido del Cuculo di giovedi' prossimo si occupera' di questo caso e sara' possibile intervenire in diretta.

http://www.nido-del-cuculo.anti-psichiatria.com/

Sosteneteci inviando informazioni a Peste: lapeste@inventati.org
fonte www.oism.info

lunedi' 15 ottobre 2007

Solidarieta' ai compagni/e del fuoriluogo

Il Centro Popolare Occupato Gramigna esprime tutta la sua solidarieta' militante ai 5 compagni/e del Fuoriluogo picchiati e arrestati la mattina del 13 ottobre. Ancora una volte l'ennesima violenza sbirresca che si scaglia contro chi pratica nel quotidiano una lotta radicale contro l'attuale sistema di cose. Questi servi in divisa garantiscono, a suon di pestaggi, violenze, omicidi e arresti, l'ordine repressivo vigente in nome di un falso bisogno di "piu' legalita' e sicurezza". Si incendiano i campi rom, si multano i lavavetri, si rinchiudono gli immigrati nei CPT, si lasciano senza casa decine di famiglie, come di recente in Puglia, si muore sul posto di lavoro e quando i proletari si organizzano per cercare veramente di cambiare le cose la repressione dello stato e' feroce. Questo perche' non e' tollerata alcuna voce di dissenso interno, che si esprima attraverso un graffito o che si concretizzi in uno spazio occupato e autogestito. Cosi' chi alza la testa e si organizza autonomamente per dare una prospettiva rivoluzionaria alla lotta e non si omologa al pensiero unico imposto viene multato, denunciato, sgomberato o arrestato! Siamo con i compagni di Fuoriluogo per qualunque iniziativa futura, in particolare al fianco di Maddalena, nostra amica e compagna, sempre vicina a noi dopo gli arresti dell'inchiesta Tramonto e dopo lo sgombero del Gramigna.

TERRORISTA È CHI BOMBARDA E RINCHIUDE! LIBERTÀ PER I COMPAGNI ARRESTATI! LIBERTÀ PER TUTTI I RIVOLUZIONARI! MADDA LBERA!

Centro Popolare Occupato Gramigna info@cpogrmigna.org http://www.cpogramigna.org Padova, 15-10-2007

domenica 14 ottobre 2007

Bologna: perquisizioni, sbirri crocerossini e pennivendoli di regime

BOLOGNA: NELLA NOTTE ALCUNE ABITAZIONI DI COMPAGNI SONO STATE PERQUISITE IN RELAZIONE AGLI ARRESTI DI IERI.

Segue la revisione de "il resto del carlino"...

Guerriglia urbana in piazza Verdi
Aggressione con calci e pugni a un poliziotto


La rissa e' scoppiata durante il soccorso di una ragazza che si era sentita male. Gli agenti e gli operatori del 118 sono stati aggrediti da un gruppo di giovani.

Arrestate 5 persone

Bologna, 13 ottobre 2007 - Si e' trasformato in una vera e propria guerriglia urbana il banale soccorso di una ragazza che stava male a causa dell'alcool bevuto. Il tutto e' accaduto verso le 3,30 di stanotte in piazza Verdi, nella zona universitaria di Bologna, e si e' concluso un paio di ore piu' tardi con 5 arresti. L'attenzione di una volante, impegnata in un normale servizio di controllo del territorio, e' stata attirata da un giovane che con due amiche stava soccorrendo una ragazza romena stesa per terra e priva di sensi.

Mentre agenti e soccorritori del 118 aiutavano la giovane, si sono avvicinati alcuni giovani che senza alcuna ragione hanno invitato i soccorritori a lasciar stare la ragazza perche' a loro dire non aveva bisogno di aiuto. Gli agenti hanno provato a farli ragionare, invitandoli ad allontanarsi, e invece e' scoppiato il parapiglia. Un individuo non identificato ha provato a far scendere la giovane priva di sensi dalla barella e all'intervento di un poliziotto ha risposto insultandolo e tentato di levargli la pistola dal cinturone.

Un bergamasco di 33 anni, Cristian Facchinetti, ha invece colpito con un pugno un altro agente e lo ha spintonato facendolo cadere per terra dove e' stato colpito con calci e pugni da altri presenti. Facchinetti ha poi afferrato una bottiglia con la quale ha minacciato gli altri poliziotti finche' non e' stato convinto da alcuni suoi amici a scappare. È stato pero' bloccato poco dopo in via Sant'Apollonia.

Con lui c'era anche Federico Razzoli, milanese di 28 anni bloccato dopo una colluttazione con gli agenti che li inseguivano. Nella colluttazione avvenuta in piazza Verdi per favorire la loro fuga, qualcuno ha rubato le manette e una ricetrasmittente ad un agente.
Poco dopo in via San Vitale sono stati arrestati altri 3 partecipanti alla rissa.
Si tratta di Maddalena Calore, padovana di 20 anni, Emanuela Bonato, padovana di 28 anni e Andrea Tessarin, milanese di 25 anni, tutti gia' noti alle forze dell'ordine. La Calore ha anche danneggiato la portiera della volante. Per tutti, ora rinchiusi nel carcere bolognese della Dozza, le accuse ipotizzate dal pm Valter Giovannini, sono: resistenza aggravata, lesioni finalizzate alla resistenza, rapina in concorso anche con ignoti per le manette e la ricetrasmittente, tentata rapina in concorso per la pistola. Domani il magistrato chiedera' al gip la convalida degli arresti e la custodia cautelare in carcere.

tratto da: il resto del carlino

fonte www.informa-azione.info

sabato 13 ottobre 2007

Comunicato sugli arresti di Bologna
NOTTE DI ORDINARIA DEMOCRAZIA.
ARRESTATI\E E PICCHIATI\E 5 COMPAGNI\E

Questa mattina, sabato 13 ottobre, verso le 04.00, in P.zza Verdi a bologna, nell'indifferenza generale, una ragazza viene fermata e, poiche' il suo atteggiamento viene giudicato "anormale", solerti tutori dell'ordine decidono di riservarle il Trattamento Sanitario Obbligatorio.

Alcuni individui solidali decidono di manifestare il proprio sdegno cercando di ostacolare l'intervento, ma di fronte a questo la polizia risponde con le proprie armi, le manganellate si sprecano e spuntano anche le pistole. La breve fuga termina in via S. Vitale dove gli agenti di ben sei pattuglie si accaniscono schiumanti sui ragazzi ammanettati tanto da svegliare alcuni residenti che, rei d'aver espresso verbalmente la loro indignazione, rischiano a loro volta l'arresto.

Le accuse per i cinque sono pesanti: rapina pluriaggravata (gli sbirri hanno perso le manette), danneggiamento (di un'auto sulla quale una ragazza e' stata caricata) e resistenza. Sono in stato d'arresto e sono stati tradotti tutti al carcere della Dozza.

Conosciamo bene quali sono i reali crimini dei nostri amici e compagni, quello di aver scelto con coraggio di opporsi ad un mondo di legale violenza in cui delega e rassegnazione strisciano conniventi con repressione e sfruttamento.

Agli arrestati va la nostra totale solidarieta' ed il nostro affetto consci che lottare, opporsi ed alzare la testa e' l'unica strada percorribile per non essere complici del silenzio imposto da una societa' assassina.

Madda
Manu
Texino
Fede
Faco
LIBERI! LIBERE!

Presidio sotto la Dozza di via del gomito (capolinea bus 25) questo pomeriggio alle ore 18.

fonte www.informa-azione.info

sabato 13 ottobre 2007

Arrestati 5 compagni di Fuoriluogo
Ieri notte, in p.zza Verdi, a Bologna, cinque amici e compagni di Fuoriluogo sono stati pestati e portati in questura.
I ragazzi si stavano opponendo ad un tentativo di portare via una ragazza per farle un TSO, quando e' arrivata una volante e dopo aver sedato la rivolta con la forza ha portato via i compagni. Ad una di loro hanno dato "rapina".

Le ultime notizie ci dicono che rimarrano in questura fino a lunedi'. A loro vanno i nostri saluti.

A loro va tutta la nostra solidarieta', in attesa di poterli abbracciare di nuovo, dio can.

AGGIORNAMENTO
I compagni arrestati sono Faco, Magda, Manuela, Texino e Federico. L'accusa piu' grave, rapina, e' rivolta a Magda.

fonte www.informa-azione.info